Situata a nord dell’isola di Budelli, Razzoli è la quinta isola più grande del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena con una superficie di poco più di un chilometro quadrato e uno sviluppo costiero di oltre dodici chilometri.
Caratterizzata da un inconfondibile litorale frastagliato e una conformazione montagnosa con la cima più alta in monte Cappello (65 metri).
A farla da padrone sono la vegetazione incontaminata e l’abbondante presenza di fauna marina con fondali immacolati e ricchi, perfetti per lo snorkeling.
Cala Lunga l'unico approdo nell'isola di Razzoli è una profonda insenatura dove l’ancoraggio è adatto solo quando spirano i venti orientali.
La spiaggia, in fondo l’insenatura, è composta di ciottoli e sabbia fine ed essendo raggiungibile solo via mare è relativamente poco frequentata anche nei mesi estivi. Dalla spiaggia è possibile iniziare l’esplorazione dell’isola di Razzoli con un paesaggio costituito prevalentemente dalla macchia mediterranea e da rocce granitiche scolpite dal vento. L'isola è particolarmente ricca di elicriso, che colora il paesaggio di giallo e dona a Razzoli un odore caratteristico.
Dalla spiaggia parte l’antica mulattiera che conduce al faro di Razzoli: la passeggiata è molto facile lungo una mulattiera di circa 2km che serviva a trasportare il materiale alle famiglie che abitavano il faro. Oggi permette di godere di panorami mozzafiato sull’isola e sulle Bocche di Bonifacio. L’edificio del vecchio faro fu costruito tra il 1843/44, a picco sul mare, ed era un faro molto potente che richiedeva il lavoro di numerose famiglie. Era un fabbricato di tre piani dipinto a fasce bianche e nere, un faro d’altura con un fascio luminoso della portata geografica di 22 miglia. Nel marzo del 1969, a causa delle lesioni nei muri perimetrali dovute alle vibrazioni ed al rumore dei tre potenti motori diesel, il faro viene dichiarato non abitabile ed il personale trasferito ad altri incarichi. Cinque anni più tardi, nel marzo del 1974, venne costruito un nuovo faro, a poca distanza dal primo, che ne assicurava il funzionamento autonomo con l’ausilio di pannelli solari.